ePrivacy and GPDR Cookie Consent by Cookie Consent

Museo dell'Alto Molise

Archeologia

I reperti e le testimonianze archeologiche del territorio

Le sepolture della necropoli di Piana Fusaro

All’interno della sezione archeologica del MAM sono esposte alcune sepolture di una necropoli scoperta nel 2004 durante i lavori di realizzazione del metanodotto Campochiaro-Sulmona in località Piana Fusaro, nel territorio di San Pietro Avellana, al confine tra Molise e Abruzzo. La necropoli, non interamente portata in luce dagli scavi, ha restituito 25 tombe del tipo a fossa o a tumulo, databili tra l’VIII e il VI sec. a.C.

Le sepolture, appartenute a personaggi eminenti di una comunità dell’Età del Ferro, sono dotate di ricchi corredi e comprendono inumazioni di individui di genere maschile e femminile di tutte le classi di età. Nel Museo troverete esposte cinque sepolture con corredo, tre delle quali ricostruite nelle vetrine con i resti ossei del defunto, così come rinvenute dagli archeologi. Tra gli oggetti in mostra, armi in ferro, rasoi in bronzo, vasellame in terracotta, fibule, ornamenti e preziosi gioielli in pasta vitrea e ambra.

Il materiale epigrafico

Il territorio di San Pietro Avellana, oltre ad aver restituito testimonianze materiali relative all’Età del Ferro e all’età sannitica, ha conservato tracce della frequentazione in epoche successive. Nel Museo sono infatti esposti due documenti epigrafici, un cippo iscritto e una stele funeraria, che testimoniano la vitalità del territorio anche in epoca imperiale.

Altre testimonianze archeologiche: Il monastero di San Pietro

Il MAM sorge sui resti di un antico monastero risalente all’XI secolo di cui restano visibili, all’interno della sezione archeologica, alcuni setti murari in pietra e un lacerto di pavimentazione in lastre di calcare locale con superficie lavorata.

Stando ai documenti conservati presso l’archivio dell’Abbazia di Montecassino, il più antico monastero del comune, dedicato a San Pietro, fu fondato nel 1026 per volere dei conti Borrello, al fine di presidiare e amministrare i confini e i possedimenti del territorio sampietrese allora incluso nel Ducato di Benevento.